Difendiamo ciò che resta, con responsabilità, compassione e determinazione

Con profondo dolore e costernazione, ci uniamo al cordoglio per la devastazione che continua a vedere la Sicilia vittima di una delle emergenze più drammatiche degli ultimi anni.

Tra il 25 e il 27 luglio, molte aree del territorio regionale sono state teatro di un’immane catastrofe ambientale: ben oltre 2.000 ettari di boschi, macchia mediterranea e aree agricole distrutte dal fuoco, con la Riserva dello Zingaro particolarmente colpita, insieme a Monte Cofano e altre preziose riserve naturali. 

La Regione ha registrato quasi 380 incendi in un solo giorno molti dei quali riconducibili a cause dolose, secondo gli organi di controllo.

Le fiamme, alimentate da venti caldi di scirocco e temperature estreme, hanno divorato il verde tra Scopello e San Vito Lo Capo, costringendo l’evacuazione di circa 50 abitazioni, tra cui nuclei familiari, turisti e persone anziane. Solo al mattino del 26 luglio, grazie all’intervento dei volontari, vigili del fuoco, dei canadair e della protezione civile, le aree più critiche sono state circoscritte.

Questi roghi non rappresentano soltanto un danno materiale, ma colpiscono nel profondo il cuore della nostra terra: biodiversità, paesaggi, memoria collettiva, opportunità turistiche e naturali. La Riserva dello Zingaro, istituita nel 1981 e considerata una tra le più belle e integre coste del Mediterraneo, conserva ecosistemi di straordinaria ricchezza, con flora endemica, uccelli rari e habitat incontaminati

Vedere questa bellezza ridotta in cenere in poche ore è un lutto per tuttɜ.

Desideriamo esprimere la nostra più sincera vicinanza:

  • alle comunità locali, alle famiglie evacuate e agli abitanti di Castelluzzo, di Scopello e dell’intero Trapanese, il cui quotidiano è stato bruscamente sconvolto dall’incendio;
  • a operatori e volontari, ai Vigili del Fuoco, della Protezione civile, del Corpo forestale e delle associazioni civiche, che hanno operato con coraggio e dedizione anche nelle ore più critiche;
  • a tutte le organizzazioni ambientaliste che da anni continuano a battersi per la protezione di questi luoghi e hanno denunciato l’insufficiente prevenzione e le profonde lacune nella gestione del territorio che hanno aggravato l’impatto di quest’emergenza.

Ribadiamo il nostro impegno per la tutela ambientale, la cura del territorio e la valorizzazione delle aree comuni. La tragedia che ha colpito lo Zingaro è un appello a non arrendersi, a trasformare il dolore in motivazione: per rafforzare la vigilanza, per sostenere la rinascita ecologica, per promuovere una cultura della prevenzione e della giustizia sociale.

Il richiamo è forte: difendiamo ciò che resta, con responsabilità, compassione e determinazione. Anche dalle ceneri può rinascere speranza